Il sapore metallico sulla lingua.
E poi quella sensazione, come se una mano ti serrasse la gola e impedisse ai polmoni di prendere aria. Quasi soffocare. Però lo so che non è vero; se mi concentro lo sento che l’aria entra e poi esce e poi entra… ostacoli non ce ne sono, solo nella mia testa.
Solo nel mio cuore.
E questo sentire dolce e amaro, della vita e tutta la sua potenzialità. Tutte le cose che ho fatto e quelle ancora da fare. Guardarsi indietro e sorridere. Guardarsi allo specchio e sentire le lacrime arrivare, salate sul labbro mentre si sciolgono sul tuo sorriso. Perché tante cose ancora da fare. Tanto tempo… quanto?
E poi ripetere, come un mantra “è stupido, è stupido, è stupido…”
Ma la malinconia ti culla, ti tiene tra le braccia, ti sussurra una nenia… ed è ciò che di più dolce hai.
Se la malinconia non cede il passo alla disperazione, è una sensazione molto dolce alla quale abbandonarsi. A piccole dosi. 😉
E’ vero Max. A volte bisogna lasciarla fare senza opporsi in maniera ostinata e contraria, con la consapevolezza che l’onda come arriva andrà anche via… magari lasciando sulla spiaggia qualche conchiglia lucente!