Tu saresti perfetto. E questo è un casino.
Tutto era perfetto: la macchina, la musica, i calici di vetro, il mare, il freddo, il cielo limpido, il tramonto, il vino rosso, la coperta stesa sulla sabbia. E questo è un casino.
Prendiamo un volo, andiamo a Londra o magari incontriamoci a Torino davanti ad un quadro della Tamara. Parliamo senza filtri, parliamo ore come se fossero minuti e cantiamo canzoni che conosciamo senza saperlo.
E sorridiamo e sentiamoci al telefono e rubiamo poesie da chi le sa scrivere e da chi non sa farlo.
Questo è perfetto. Ed è un casino.
Perché il cuore non segue il ritmo, capisci? Ha perso il tempo, non conosce i passi, spia da dietro lo sterno forse divertito, ma senza partecipare.
Il cuore, capisci, ha perso il tempo.
E la testa sta lì a guardarlo, lo incita, gli dice: “non fare il cretino, ché i corvi mangiano gli occhi. Goditi il vino e la sabbia tra le mani. Non fare il cretino, ché i corvi fanno piangere il cielo”. Ma niente, sai? Lui resta lì, sorride, neanche tentenna, neanche ci pensa. Guarda. Sorride e ha perso il tempo.
Allora lo vedi? E’ un casino.
Finché Riesco Tenterò e Proverò.
🙂