Questa è una guerra e noi siamo al fronte.
Nessuno si è scomposto, nessuno è scappato, nessuno tentenna.
Prima che iniziasse la paura e l’incertezza serpeggiavano, non sapevamo cosa aspettarci con certezza, non eravamo pronti, nessun generale ad organizzare le truppe. Poi ci siamo ritrovati in trincea e ci siamo armati supportandoci l’un l’altro. Anche se di notte l’ansia a tratti non ci fa dormire ed il cuore , la prima volta che abbiamo indossato la tuta ed il casco, lo abbiamo sentito accelerare.
Questa è una guerra e noi siamo in trincea.
Non sappiamo in quanti, alla fine, resteremo ma non ci pensiamo.
Desideriamo ardentemente le ore nelle quali possiamo stare a casa, rifugiati nei nostri spazi, rincuorati dai nostri affetti. Però poi torniamo a lavoro e nessuno che abbia fiatato, nessuno che si sia lamentato, nessuno che decida di non tornare.
Voi dovete solo restare rintanati al sicuro nei vostri nidi, noi pagheremmo per poterlo fare. Eppure non ci riuscite, non avete capito; perché non sentite le bombe, ma se continuate così a breve le avrete dentro casa e noi, lì in trincea, non potremo fare più nulla.
Questa è una guerra. In prima fila ci siamo noi, ma per vincerla servite voi.