Una giornata pigra e molle.
Matite colorate e nuvole bianche, sole a sprazzi e chiacchiere futili. Lavoro. Noia. Cibo.
Poi un incontro inusuale, inaspettato, in un posto fuori dal mondo.
Le montagne, l’autostrada, il rumore dei camion, i lampeggianti spenti.
Chiacchiere e domande e scoperte e rivelazioni.
Euforia che sale, sorriso sulla bocca, pensieri che corrono più veloci delle nuvole sopra di noi.
E pensare che il destino ti stia strizzando l’occhio.
E pensare che quel salto, forse, dovresti proprio farlo.