Non è che basti tenere gli occhi aperti.
A volte, anche con gli occhi sbarrati, non vedi.
E non è che non vedi letteralmente: vedi, ma non vuoi vedere.
Ti svii, giri la testa, cambi strada, ti fermi un minuto più del necessario. Anche se già sai che è inutile, inutile come “svuotare il mare con un cucchiaio”. E non solo, è anche dannoso. È un gioco vile, uno scherzo sciocco, un rinviare futile.
Ricordati delle ciliegie, della promessa di coglierle al volo, del tempo di corallo, delle passeggiate tra gli alberi alla ricerca di un nome. Ricordati come si vive, come si sente e ci si emoziona al battito d’ali che frusciano, a sfiorare quella pelle, a ridere di gusto.
Non accontentarti di tenere gli occhi aperti, guarda e affronta. A testa alta, senza venire meno a se stessi, senza rifugiarsi in tempi di mezzo.
Il tempo di mezzo non esiste, è tutta un’invenzione dei cuori codardi.